Nell’ultimo articolo, che puoi trovare QUI, ci lasciavamo con la frase “essere felici è il miglior modo per prendersi cura di sé” accennando in modo del tutto superficiale al valore del gioco per i nostri cani.
Oggi vogliamo citare David Morettini, istruttore cinofilo CZ, dicendo che “Il valore del gioco per il cane non è quello di svago o scarico delle energie fisiche, ma l’espressione libera dell’affettività e il riconoscimento delle diverse identità sociali.”
Vediamo nello specifico cosa intende David con queste parole.
Prima di immergerci nel mondo del gioco, è fondamentale considerare il suo valore nella crescita del cane sia dal punto di vista etologico, quindi il ruolo del gioco nella vita dell’animale, sia da quello zooantropologico, quindi l’importanza del gioco nell’interazione con l’uomo.
Nel periodo che va dai primi trenta giorni di vita ai sei/otto mesi, il cucciolo è immerso in un mondo di gioco interagendo principalmente con i suoi fratellini e sorelline. Durante questo periodo esplora il suo ambiente rotolandosi, avvinghiandosi ai compagni e mordicchiando in modo giocoso collo, orecchie e zampe, inizia a emettere i primi vocalizzi e impara a comunicare le sue intenzioni in modo amichevole. La madre svolge un ruolo chiave durante questo periodo: interviene per regolare le interazioni, per mediare le incomprensioni e per fornire preziose indicazioni su come esprimere le emozioni in modo appropriato.
Questo primo periodo di vita è dunque importantissimo e permette al cane di sviluppare gradualmente la sua autonomia e delineare così i primi tratti distintivi della sua personalità.
Il gioco ha dunque un grandissimo valore durante la crescita del cane, ma ha un ruolo cardine anche nell’età adulta.
Giocare non è una semplice risposta ai momenti di noia o frustrazione, ma rappresenta piuttosto un risveglio dell’affettività nel gruppo sociale e contribuisce a rafforzarne i legami. Gli studi dimostrano inoltre che non tutti i cani giocano nello stesso modo o con la stessa frequenza. Seguono invece schemi ricorrenti che contribuiscono all’affermazione di sé all’interno del gruppo mantenendone l’equilibrio. Pertanto, nel gioco risiede il valore della libertà di espressione, dell’affettività e del riconoscimento delle diverse identità sociali.
Quindi, se il gioco è così importante nella vita di un cane, come influisce nella relazione l’uomo?
Il gioco è un potente strumento per rafforzare e approfondire il legame tra noi e il nostro amico a quattro zampe.
Innanzi tutto, il gioco costituisce un’opportunità per instaurare una connessione emotiva molto profonda. Quando giochiamo, facendoci coinvolgere dal momento e divertendoci insieme, creiamo una connessione unica basata sull’interazione, sulla gioia e sulla fiducia reciproca. Questo favorisce il legame empatico tra cane e umano, in cui il primo impara a riconoscere il secondo come punto di riferimento e guida da seguire.
Il gioco è inoltre anche un’attività molto importante per mantenere i cani, animali attivi e molto intelligenti, fisicamente e mentalmente stimolati. È bene non sottovalutarne mai le capacità cognitive e, per una buona relazione, è necessario permettere loro di affrontare sempre nuove sfide e stimoli differenti, possibilmente insieme.
Il gioco pertanto fornisce loro l’opportunità di soddisfare queste esigenze sviluppando le loro innate abilità, motorie e cognitive appunto.
Infine, il gioco favorisce anche la socializzazione del cane: invitando altri cani o persone a partecipare al momento ludico, gli si offre l’opportunità di interagire con gli altri in modo positivo, migliorando le capacità sociali e l’abilità a destreggiarsi in varie situazioni.
Riassumendo, il gioco migliora la comprensione reciproca, fornisce al cane la stimolazione mentale e fisica di cui ha bisogno, offre un’importante opportunità di educazione e socializzazione.
È una via per costruire una connessione duratura e amorevole con il tuo fedele compagno a quattro zampe.
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